Richiesta da effettuarsi attraverso il
Consolato con scadenza 17/04/2022
I cittadini italiani residenti all’estero, iscritti
nelle liste elettorali, ai sensi della Legge 27 dicembre 2001, n. 459 e
del relativo regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 2 aprile 2003 n.
104, possono VOTARE PER CORRISPONDENZA per i 5 referendum abrogativi
del 12 giugno 2022. A tal fine, si raccomanda quindi di controllare e regolarizzare
la propria situazione anagrafica e di indirizzo presso il rispettivo Consolato.
La normativa richiamata, applicabile solo alle
elezioni politiche e ai referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della
Costituzione, nel disciplinare la modalità di voto per corrispondenza da parte
degli elettori italiani residenti fuori dal territorio nazionale e iscritti all’AIRE,
fa comunque salva la possibilità dei medesimi elettori di votare in
Italia presso il proprio Comune di iscrizione
elettorale, comunicando per iscritto tale scelta (OPZIONE) all’Ufficio Consolare operante nella
rispettiva circoscrizione di residenza entro il 10° giorno successivo alla
indizione delle votazioni, ovvero entro il giorno 17/04/2022.
Gli elettori che scelgono di optare per
il voto in Italia in occasione della prossima consultazione referendaria,
riceveranno dai rispettivi Comuni italiani la cartolina-avviso per votare
presso i seggi elettorali.
Come prescritto dalla normativa vigente, sarà cura degli elettori verificare che la comunicazione di
opzione eventualmente spedita per posta sia stata ricevuta in tempo utile dal
proprio Ufficio Consolare.
La scelta di votare in Italia puó essere
successivamente REVOCATA con una comunicazione
scritta da inviare o consegnare all’Ufficio Consolare con le stesse modalità
ed entro gli stessi termini previsti per l’esercizio dell’opzione.
Tale comunicazione puó essere scritta su
carta semplice e - per essere valida - deve contenere nome, cognome, data,
luogo di nascita, luogo di residenza e firma dell’elettore,
accompagnata da copia di un documento di identità del dichiarante.
Per tale comunicazione si puó anche
utilizzare l’apposito modulo scaricabile dal sito web del Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale o da quello del proprio
Ufficio Consolare. (link al modulo)
Si
chiarisce che opzioni effettuate in occasione di precedenti consultazioni referendarie
o politiche non hanno più effetto.
Se si sceglie di rientrare in Italia per
votare, la legge NON prevede alcun tipo di rimborso per
le spese di viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del
territorio italiano. Solo gli elettori residenti in Paesi dove non vi sono le
condizioni per votare per corrispondenza (Legge 459/2001, art. 20, comma 1-bis)
hanno diritto al rimborso del 75 per cento del costo del biglietto di viaggio,
in classe economica.